Baldassare Galuppi: il comico e il sacro nel Settecento veneziano

19 ottobre 2012

“Vaghezza, chiarezza e buona modulazione”. Descriveva così Baldassare Galuppi la sua idea della buona musica. Una definizione che ricordiamo volentieri, in questi giorni di ottobre in cui ricorre l’anniversario della nascita di una tra le principali personalità musicali del Settecento italiano.

Clavicembalista e compositore prolifico, Galuppi nacque del 1706 sull’isola di Burano. Si guadagnò fama e rispetto grazie alle sue molte opere teatrali, alcune delle quali scritte su libretto di Carlo Goldoni, ma il suo impegno non fu comunque limitato ai tratti più giocosi: a lungo, anzi, si dedicò ai repertori sacri. Diventato maestro di cappella della Basilica di San Marco, restò sempre legato alla sua città natale, nonostante gli incarichi e i viaggi tra Inghilterra, Austria e Russia, dove fu chiamato da Caterina II. Morì nel 1785, pochi anni prima di Campoformio.

Nel video che abbiamo scelto oggi, datato 1962, Arturo Benedetti Michelangeli esegue, del “Buranello”, la sonata in Do maggiore.

Immagine: Wikimedia foundation

Lascia una risposta