Un Donizetti (quasi) sconosciuto

25 giugno 2013

Pressoché sconosciuta al grande pubblico, la prima opera di Gaetano Donizetti a venir rappresentata in Italia e all’estero, è stata messa da parte , quasi dimenticata nel novecento, raramente portata in scena se non in qualche caso isolato: L’Ajo nell’imbarazzo.

Rappresentata per la prima volta l’8 febbraio 1824 al Teatro Valle di Roma, l’opera, che è opera buffa in due atti, venne ottimamente accolta in numerose città italiane, prima di approdare all’estero: Londra, Dresda, Vienna, Rio de Janeiro e Barcellona.

Mutò il suo nome in Don Gregorio in occasione della messa in scena a Napoli nel 1826, e venne poi rappresentata alla Scala, nello stesso anno, con enorme successo, replicata per cinquanta sere, con scene “nuove, disegnate e dipinte” da Alessandro Sanquirico.  Ma cadde poi nel dimenticatoio.

Una delle rare rappresentazioni del  secolo scorso è stata raccolta dalla casa discografica Hardy Productions, che ne ha curato un dvd da poco distribuito in commercio. L’edizione è quella del 1984 al Teatro Regio di Torino Il cast e la produzione sono di primo livello.

Diretti dal Maestro Bruno Campanella, Luciana Serara, Enzo Dara, Alessandro Corbelli, Paolo Barbacini sono gli interpreti principali della divertente opera che affronta il tema della  (difficile e non riuscita) negazione di ogni questione sessuale.

Le scene e i costumi sono curati da Tita Tegano, (moglie tra l’altro del tenore Renato Bruson, cui la nostra Presidente Anna Crespi ha fatto una interessante intervista presto pubblicata…), il cui lavoro ispirato al mondo della Roma pittorica di Bartolomeo Pinelli si riesce ad apprezzare notevolmente grazie a delle riprese televisive ben eseguite. La regia è di Filippo Crivelli, che oltre a essere un grande regista, è nostro socio e soprattutto amico.

Un recupero prezioso di un’edizione importante, rara, un’opera di notevole valore, ma purtroppo dimenticata.

A questo link è possibile consultare il libretto di sala originale (da cui sono prese le due immagini, una in questa pagina e una in copertina) della rappresentazione alla Scala nel 1826, grazie al servizio Google Books.

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