Prima delle prime – Serata Nureyev

22 maggio 2018

Teatro alla Scala con Amici della Scala

“Prima delle Prime – Balletto” – Stagione 2017/2018

SERATA NUREYEV

RIDOTTO DEI PALCHI “A. TOSCANINI”

Martedì 22 maggio 2018, ore 18

 Gian Luca Bauzano

Rudolf Nureyev, l’uomo che re-inventò la danza

 Nell’anno che segna l’ottantesimo anniversario della nascita e il venticinquesimo della sua scomparsa, il Teatro alla Scala e il suo Corpo di Ballo, accanto alle étoiles, Svetlana Zakharova e Roberto Bolle, e ai guest internazionali Marianela Nuñez, Vadim Muntagirov, entrambi Principal del Royal Ballet, e Germain Louvet, étoile dell’Opéra di Parigi, onorano in Serata Nureyev il geniale ballerino e coreografo, la carismatica personalità e la sua inimitabile valenza artistica: con il terzo atto della sua Bella addormentata e il grand pas de deux del terzo atto di Don Chisciotte si ricorderanno le sue versioni dei grandi classici, che al Piermarini lo hanno visto, oltre che coreografo, anche straordinario interprete, e il profondo legame con la Scala, a cui destinò proprio il debutto della sua “Bella” nel 1966; con Apollo di Balanchine si tornerà con la memoria alla sua interpretazione, nel 1971, quando il balletto entrò nel repertorio scaligero, e con un Défilé finale si accoglieranno in un grande abbraccio le étoiles, gli artisti ospiti, i ballerini del Teatro alla Scala e gli allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia, impegnata in questo omaggio anche con la sua Orchestra, diretta dal M° David Coleman. In tre serate, il 25, 26 e 29 maggio, più una Serata straordinaria, il 24, a favore della Fondazione Francesca Rava – NPH Italia Onlus, risplenderanno la memoria, la storia e il carisma di questo artista indimenticabile. E del mito del Tartaro Volante, del perché della sua forza mediatica come star della scena, nonché del programma di queste Serate a lui dedicate, parlerà con l’ausilio di contributi video, Gian Luca Bauzano, esperto di costume, moda e del mondo della spettacolo, giornalista del Corriere della Sera, conoscitore della figura di Nureyev a livello professionale e personale.

I due anniversari che si celebrano quest’anno, 25 anni dalla scomparsa (6 gennaio 1993) e 80 dalla nascita (17 marzo 1938), portano indissolubilmente a un terzo: la ri-nascita di Rudolf Nureyev. Commenta infatti Bauzano: “Poco importa se non c’è una reale corrispondenza di calendario. Ma nel 1961, quando Nureyev a Parigi compie il celebre “salto” in Occidente, ha luogo la ri-nascita della sua esistenza e della sua carriera. Ri-nasce anche la danza classica. Rudolf Nureyev ne re-inventa i codici e crea quelli nuovi della danza maschile, aprendo la strada alla contemporaneità. Lavora sul proprio corpo e dà nuova personalità ai protagonisti maschili dei grandi classici; un lavoro fatto anche grazie al rapporto professionale e umano con Margot Fonteyn, sua partner d’elezione e con le étoiles con cui ha condiviso il palcoscenico; ri-scrive il mondo della coreografia classica ma sperimenta anche i linguaggi coreografici dai nuovi stilemi. Avanguardia pura per la sua epoca. Di Nureyev anche la capacità di influenzare il costume e la moda, diventando un divo mediatico. Elementi che rendono Rudolf Nureyev un mito senza tempo. La sua eredità? Energia, determinazione e caparbietà. Ma anche il rifiuto di essere incasellato in schemi precostituiti. Disponibile al confronto, a imparare con il coraggio di affrontare sempre esperienze nuove. Con un profondo e inscalfibile amore per l’arte. La sua, la danza”.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti

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