Prima delle prime – Fierrabras

25 maggio 2018

Tredicesimo appuntamento del ciclo

Prima delle prime” – Stagione 2017/2018

Amici della Scala – Teatro alla Scala

 Fierrabras

di Franz Schubert

libretto di Josef Kupelwieser

Teatro alla Scala – Ridotto dei palchi “A. Toscanini”

Martedì 29 maggio 2018 ore 18

Nella vastissima produzione musicale di Franz Schubert (addirittura 600 Lieder, quartetti, trii, sonate per pianoforte ecc.) tanto vasta anche in rapporto alla sua breve vita (1797-1828) può sembrare minore la sua attenzione verso il teatro musicale. Eppure per il teatro Schubert compose undici lavori e sette ne lasciò incompiuti. Per il compositore l’opera non era affatto un genere estraneo alla sua natura e ai suoi interessi.  Fierrabras è il suo ultimo grande lavoro per il teatro interamente finito. A commissionarglielo era stato il Kärntnertortheater (Teatro di Porta Carinzia) che si proponeva di ampliare il repertorio in lingua tedesca per far fronte all’invadenza di quella italiana. Schubert scrisse rapidamente la musica fra il 25 maggio e il 2 ottobre 1823 su un libretto di Josef Kupelwieser per una rappresentazione prevista per la fine dell’anno. Ma il tiepido successo di Euryanthe di Weber eseguita in ottobre determinò un cambiamento nella programmazione del teatro con un iniziale rinvio di Fierrabras, quindi un suo deciso accantonamento, tanto che Schubert non riuscì mai a vedere rappresentata la sua opera. Fierrabras è un’opera “eroico-romantica”, definizione che racchiude stili diversi. Fonti del libretto sono il poema in lingua d’oc La chanson de Fierrabras ed Eginhard und Emma, antica leggenda germanica, ispiratori dell’intreccio amoroso e lirico sullo sfondo storico dell’età delle Crociate e in particolare della spedizione di Carlo Magno in Spagna contro i Mori per la riconquista delle sacre reliquie. La trama è assai complessa. “Alla mancanza di coesione dell’evoluzione drammatica fa riscontro una piena musicale di ampio respiro, che non si lascia condizionare dalla logica della concatenazione drammatica ma che invece prende slancio dalla materia secondo traiettorie e percorsi del tutto interni al suo sviluppo. Non dunque una musica di stampo teatrale, ma una musica ispirata…”, cosi scrive Sergio Sablich. Dunque musica fiabesca, simbolica, onirica. Dopo il lungo silenzio l’opera apparve nel 1897 in un’edizione molto rimaneggiata da Felix Mottl per il centenario della nascita del compositore, poi nel XX secolo in edizioni tagliate e in forma di concerto, ed è stata appoggiata da ferventi sostenitori come Fedele d’Amico e Sergio Sablich, autore di un lungo e appassionato saggio (al quale abbiamo fatto riferimento). Tuttavia la “prima” assoluta in forma integrale e originale di Fierrabras è avvenuta nel 1988, per il Festival di Vienna, al Theater an der Wien, con la direzione di Claudio Abbado. E la prima rappresentazione di Fierrabras alla Scala sarà il 5 giugno, a 221 anni dalla nascita del compositore, con la direzione di Daniel Harding e la regia di Peter Stein.

Nell’incontro “L’amore al tempo delle crociate ovvero l’opera impossibile”, con ascolti e video, parla di Fierrabras Sandro Cappelletto, scrittore e storico della musica, Direttore responsabile dell’annuario ‘Studi verdiani’ dell’Istituto di Studi Verdiani, Accademico di Santa Cecilia.

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti

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