Prima delle prime – La fanciulla del West
9 maggio 2016
Decimo appuntamento del ciclo
“Prima delle prime” – Stagione 2015/2016
Amici della Scala – Teatro alla Scala
La fanciulla del West
di Giacomo Puccini
libretto di Guelfo Civinini e Carlo Zangarini
Teatro alla Scala – Ridotto dei palchi “A. Toscanini”
giovedì 21 aprile 2016 ore 18
Riccardo Chailly già alla sua prima conferenza stampa scaligera, aveva manifestato, annunciando Turandot, il suo impegno di dare largo spazio alla musica italiana e a quella di Giacomo Puccini in particolare. Intanto il 3 aprile va in scena alla Scala La fanciulla del West che, sottoposta a un rigoroso lavoro di revisione e studio sulle partiture originali, rappresenterà la fedele adesione al manoscritto originale di Puccini.
La prima rappresentazione dell’opera avvenne, con il coronamento di un grandissimo successo al Metropolitan di New York il 10 dicembre 1910 con la direzione di Arturo Toscanini (che alla composizione portò alcune modifiche; quali? per quali ragioni? In questo incontro ci saranno rese note).
La gestazione di quest’opera non nasce da una immediata scelta di un testo, Puccini nel 1907 pensava a un’altra opera, ma durante un soggiorno a New York conobbe il dramma di David Belasco dal titolo The Girl of the Golden West. Non ne fu subito colpito. Solo in seguito ne intuì la potenzialità tanto da indurlo alla decisione di musicarlo. La stesura del libretto fu affidata in un primo tempo al poeta Carlo Zangarini poi allo scrittore toscano Guelfo Civinini. Quindi nell’estate del 1908 Puccini si accinse alla composizione; la ultimò nel luglio 1910.
Il libretto non è certo un capolavoro, ma ci è sembrato significativo rilevare quanto Giuseppe Sinopoli abbia detto in una intervista alcuni anni fa: “Puccini non è un compositore verista e dimostra, con quest’opera, di essere un musicista europeo aperto all’influsso della scuola francese di fine secolo, come della scuola viennese del principio del nuovo secolo.”
L’orchestrazione di Fanciulla assai complessa anche per l’introduzione di strumenti inusuali (come l’eliofono, ossia la macchina del vento) è ritenuta particolarmente interessante tanto che molti compositori, fra i quali Maurice Ravel, la usarono come modello di studio per i propri allievi.
Il M° Chailly si è già da tempo immerso nel progetto dedicato a Puccini, destinato a presentare alla Scala nuove produzioni di tutte le opere del compositore. Il progetto sarà registrato in audio e video. Si propone come punto di riferimento per l’interpretazione pucciniana del XXI secolo.
Nell’incontro “Dramma e happy end” con ascolti e video, parla di La fanciulla del West Virgilio Bernardoni, professore ordinario di Musicologia e Storia della musica all’Università degli studi di Bergamo e presidente dell’Edizione Nazionale delle Opere di Giacomo Puccini, con la partecipazione del M° Riccardo Chailly.
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti
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