Prima delle prime – L’enfant et les sortilèges e L’heure espagnol

9 maggio 2016

Undicesimo appuntamento del ciclo

Prima delle prime” – Stagione 2015/2016

Amici della Scala – Teatro alla Scala

L’enfant et les sortilèges

di Maurice Ravel

libretto di Colette

L’heure espagnole

di Maurice Ravel

libretto di Franc Nohain

 

Teatro alla Scala – Ridotto dei palchi “A. Toscanini” – giovedì 5 maggio 2016 ore 18

In questo comunicato la presentazione delle opere di Ravel si attiene alla sequenza cronologica della produzione del compositore e non all’ordine di rappresentazione indicato in locandina.

Maurice Ravel scrive in tutta la sua carriera due sole opere. L’heure espagnole che appartiene al primo grande periodo di composizione: scritta tra l’aprile e l’ottobre del 1907 su libretto di Franc Nohain va in scena all’Opéra Comique di Parigi il 19 maggio 1911. È una farsa amorosa e rappresenta il versante iberico della personalità di Ravel evocando sonorità e temi legati alle sue origini basche. Più lunga e complessa è invece la gestazione della seconda e ultima opera L’enfant et les sortilèges che così la presenta: “Chiamatela come volete, una fantasia lirica, un’avventura. Sono le vicende di un bambino cattivo che è stato messo (sic) in musica. Colette ha scritto il libretto e la musica va dallo stile dell’opera a quello del music-hall”. La scrittrice Colette scrive nel 1916 in poco più di una settimana il libretto inizialmente intitolato Divertissement pour ma fille, ma Ravel, sotto le armi, non riceve subito il plico: poi tace quindi si dedica con entusiasmo alla composizione dal 1919 al 1925.

Più vicino a una commedia musicale che a un’opera L’enfant è un lavoro senza precedenti nel repertorio di Ravel in quanto racchiude una moltitudine di generi musicali diversi, dal jazz al foxtrot, passando dal ragtime, alla polka, al valzer, a un coro di musica sacra. L’opera va in scena al Grand Théâtre di Montecarlo il 21 marzo 1925 con la direzione del giovane Victor De Sabata. Perché passa così tanto tempo dall’iniziale entusiasmo alla conclusione del lavoro? Il compositore in quel lungo periodo era stato impegnato in varie attività, ma soprattutto è il suo stato di salute a creargli qualche problema. È certo che le ultime battute dell’opera le abbia scritte in treno verso Montecarlo, dove lo attende Victor De Sabata già sul podio per le prove. Ravel gli sarà molto grato come dimostra il biglietto scritto dopo “la création” (ossia la prima esecuzione). “Non le ho detto durante le prove, quelle terribili prove … durante le quali io non soffrivo meno di lei. Non le ho detto abbastanza come ero commosso per l’alta coscienza artistica che lei, direttore prodigioso, … ha apportato alla realizzazione di un’opera abbastanza difficile. Lei mi ha dato una delle gioie più complete della mia carriera .” (Dall’archivio di Victor De Sabata).

Una gioia completa per Ravel, incantamento e humour per chi seguirà i sortilegi infantili.

 

Nell’incontro “L’anima delle cose” con ascolti, ne parla Enzo Restagno, musicologo.

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti

Supporto per l’ospitalità Brera Hotels

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