Prima delle prime – LA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO

22 settembre 2015

“Prima delle Prime – Balletto”

Stagione 2014/2015

 

 

LA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO

di Marius Petipa

 

RIDOTTO DEI PALCHI “A. TOSCANINI”

GIOVEDI 24 SETTEMBRE 2015, ORE 18

 

Sergio Trombetta

Una principessa alla corte di Re Sole

 

Il balletto più sontuoso, quasi il “balletto per eccellenza”: al suo nascere a Pietroburgo nel 1890 (in scena nel ruolo di Aurora l’italiana Carlotta Brianza) La Bella addormentata vide svilupparsi una collaborazione esemplare fra coreografo (Petipa), compositore (Čajkovskij) e il direttore dei teatri imperiali Vsevoložskij, creatore anche dei costumi, per dispiegare davanti agli occhi dei nobili pietroburghesi la dorata e favolosa grandezza della corte del Re Sole. Alexei Ratmansky, che ha fatto della  ripresa dei classici uno dei punti di forza nel suo inesauribile lavoro creativo, da tempo desiderava confrontarsi con questo balletto: la complessa partitura di Čajkovskij e il lavoro coreografico di Petipa sono per lui il più grande risultato raggiunto dall’arte classica russa, la quintessenza dell’armonia e del fascino del balletto classico.

Čajkovskij, Petipa e Alexei Ratmansky: imperdibile Bella addormentata, che vede la Scala in coproduzione con l’American Ballet Theatre e la attesissima firma di uno dei più grandi coreografi attuali. Il suo nuovo progetto, nato da un attento studio e da un appassionato lavoro di ricerca e ricostruzione, ha avuto un  grandissimo successo negli Stati Uniti e ha portato la Scala a vincere il prestigioso FEDORA- Van Cleef & Arpels Prize for Ballet; ora sarà in Italia, in debutto per il Balletto della Scala dal 26 settembre al 23 ottobre. Una Bella addormentata mancava dalle nostre scene dal 2007; dopo otto anni, e come culmine dell’omaggio della Scala a Čajkovskij, nel 2015 a 175 anni dalla nascita, finalmente si risveglierà in questa nuova e sontuosa veste, con scene e costumi del vincitore di un Tony Award, Richard Hudson, basati sul lavoro di  Léon Bakst per la storica produzione dei Balletti Russi di Djagilev del 1921.

Con l’ausilio di estratti di questa produzione, ma anche di altre storiche edizioni del balletto, Sergio Trombetta – autore di numerose pubblicazioni, firma per «La Stampa»,  «Danza&Danza» e «L’Espresso», studioso di danza e di cultura russa – illustrerà le specificità del lavoro di Alexei Ratmansky, che già ha affrontato i classici con Il corsaro e Paquita e che si appresta, dopo la “Bella” a dedicarsi al Lago dei Cigni, per una produzione che vedremo anche alla Scala nel corso della nuova stagione. Un esame che fa affiorare  l’originale della “Bella” del 1890 ma anche l’edizione dei Balletti Russi a Londra del 1921, attraverso legami storici e l’ispirazione alla base delle nuove scene e costumi. Ne esce una “Bella” nuova, inattesa, elegante, piena di quella grazia che emerge dai passi, e dall’attenzione allo stile, come infatti è stato attestato anche dalle recensioni americane, che hanno parlato di  un allestimento che è “un trionfo di stile e nuova vitalità” e “La più bella ricostruzione di un balletto”, dell’essere “ trasportati indietro nel tempo da una incantevole Bella”, di un ballettograndioso, spettacolare e  incantevole in tutte le sue parti” con una “affascinante vivacità narrativa, notevole suspense…e una articolata musicalità” e che “Il lavoro di Ratmansky è ricolmo dalla bellezza che viene dalle profondità del passato ed è meravigliosamente vivo”.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti

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