Prima delle prime – Elektra

23 ottobre 2018

Ventunesimo appuntamento del ciclo

Prima delle prime” - Stagione 2017/2018

Amici della Scala – Teatro alla Scala

Elektra

di Richard Strauss

libretto di Hugo von Hofmannsthal

Teatro alla Scala – Ridotto dei palchi “A. Toscanini”

Giovedì 25 ottobre 2018 ore 18

“Quando vidi per la per la prima volta (1903) il geniale dramma di Hofmannsthal con Gertrud Eysoldt, capii subito che se ne poteva trarre uno splendido libretto (come difatti è avvenuto, dopo la mia elaborazione della scena di Oreste) e, come a suo tempo in Salome, intuii il possente crescendo musicale che culmina nella scena conclusiva: in Elektra, la danza liberatoria dopo la scena dell’agnizione, realizzabile fino in fondo soltanto con la musica (…) – Entrambe le opere offrivano alla musica spunti straordinari.”

Così con queste parole riportate da Sergio Sablich nella straordinaria raccolta di Note di passaggio, Richard Strauss narra l’inizio della sua collaborazione con Hofmannsthal, durata più di venti anni fino ad Arabella. Hofmannsthal era uno dei grandi nel mondo della letteratura austriaca e dalla sua tragedia Elettra (che si rifà alla tragedia omonima di Sofocle) Strauss fu subito vertiginosamente attratto. La violenza barbarica delle passioni, il potente emergere dei personaggi in un paesaggio arcaico gli permettevano di contrapporre “una grecità demoniaca, estatica, estranea all’umanesimo di Goethe”.

L’opera in un atto fu rappresentata in prima assoluta al Königliches Opernhaus di Dresda il 25 gennaio 1909 con scarso successo. Si parlò addirittura di un fiasco. Certo il suo stile di canto era costituzionalmente diverso persino da quello di Wagner… “La contesa tra parole e musica è stata sin dall’inizio il problema della mia vita”. Poi venne il successo di Londra al Covent Garden con la direzione di Thomas Beecham, e Strauss annota semplicemente: “Adesso per molti Elektra è il punto più alto della mia produzione.”

Alla Scala Elektra andrà in scena dal 4 al 29 novembre con la regia di Patrice Chéreau, uno dei maggiori registi del secondo Novecento, che con quest’opera concludeva una parabola artistica iniziata proprio a Milano con Strehler al Piccolo Teatro. Direttore il grande Christoph von Dohnányi.

Nell’incontro “Una spietata fedeltà”, al pianoforte e con ascolti, parla di Elektra Alberto Bosco, musicologo, docente presso le sedi di Madrid delle Università di Saint Louis e Stanford.

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti
Supporto per l’ospitalità Brera Hotels

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