Prima delle prime – L’elisir d’amore

2 settembre 2019

Sedicesimo appuntamento del ciclo

Prima delle prime” – Stagione 2018/2019

Amici della Scala – Teatro alla Scala

L’elisir d’amore

di Gaetano Donizetti

Libretto di Felice Romani

Teatro alla Scala – Ridotto dei Palchi “A. Toscanini”

Mercoledì 4 settembre 2019 ore 18 

All’origine di L’elisir d’amore c’è una sostituzione: l’opera fu commissionata a Donizetti dal Teatro della Cannobiana di Milano in seguito alla mancata preparazione di altra opera da tempo prevista. Donizetti per portare a termine la composizione ebbe quattordici giorni di tempo, dei quali sette destinati a Felice Romani per stendere il libretto tratto da un testo di Eugène Scribe, scritto l’anno prima per Daniel Auber. Quando mai erano stati dati tempi così brevi per una produzione musicale? Evidentemente il lavoro del bergamasco non fu turbato o condizionato da una scadenza così ravvicinata. L’opera andò in scena il 12 maggio 1832 alla Cannobiana con un grandissimo successo seguito da molte repliche. La breve gestazione generò quasi miracolosamente una lunga vita. L’elisir d’amore era destinato a divenire con il Don Pasquale e accanto alla triade rossiniana (L’italiana in Algeri, Il barbiere di Siviglia, Cenerentola) uno degli esempi più alti dell’opera comica ottocentesca. L’elisir è un “melodramma giocoso” e rientra a pieno titolo nella tradizione dell’opera comica anche se in esso si trova una certa vaga atmosfera patetica che si manifesta nella maniera più evidente (e questo è il momento più famoso) nell’emozionante scoperta di Nemorino sul volto dell’amata di: “Una furtiva lacrima” che “negli occhi suoi spuntò”. Ma bisogna ricordare che il successo dell’opera stupì lo stesso compositore che proprio in quegli anni seguiva altre vie. Interessante, ed è espressione di un nuovo atteggiamento verso l’opera, è la notazione di Claudio Toscani (nel programma della Scala): “Il pirata di Bellini alla Scala nel 1827 aveva lanciato la voga dei soggetti tragici e delle passioni esasperate, dando voce all’incipiente gusto romantico che a quell’epoca, nell’Italia del Nord, stava diffondendosi anche tra il pubblico del teatro dell’opera… Fu proprio L’elisir d’amore a raccogliere la sfida lanciata dall’opera seria, mostrando all’opera buffa la via del rinnovamento e sottraendola alle secche dell’inverosimiglianza”. Così conclude Toscani: “E come La sonnambula trascende il genere serio, L’elisir d’amore trascende quello comico”. L’opera andrà in scena il 10 settembre con le scene fantasiose e lievi di Tullio Pericoli e la regia sapiente di Grischa Asagaroff. Sul podio Michele Gamba già giovanissimo assistente di Antonio Pappano e Daniel Barenboim.

Nell’incontro “Il comico reinventato”, con ascolti e video, parla de L’elisir d’amore Claudio Toscani, Professore di Storia del melodramma e Filologia musicale all’Università degli Studi di Milano.

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti

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