Gli Amici della Scala ricordano… Piero Ostellino

14 marzo 2018

È un dolore per tutti gli amici e per tutte le persone che amano la libertà.

La sua solitudine era eroica.

Molti i ricordi. In particolare la sua presenza agli Amici della Scala nei momenti decisivi.

Molti i ricordi intensi, quando ci trovavamo da mia suocera scaldati dal caminetto acceso e dalle nostre parole.

Piero non può morire, infatti è vivo dentro di noi.

Ricordo con affetto quando al Piccolo Teatro Piero Ottone e Ferruccio De Bortoli, allora direttore del “Corriere”, parteciparono al dibattito in occasione della presentazione del mio libro Le notti acerbe dell’angelo e De Bortoli disse a Ottone: “Guarda, c’è anche Ostellino”.

Sua moglie, quando la incontravo al Teatro alla Scala, mi diceva della solitudine di Piero al “Corriere”. È brutto sentirsi soli per le proprie idee di libertà.

Ciao Piero, ti abbraccio con tutto il mio affetto e con il mio – mi permetto di dirlo – amore.

Anna Crespi

Piero Ostellino con Anna Crespi 08.11.90

 

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