La notizia della scomparsa di Ezio Frigerio ha profondamente addolorato tutti noi Amici della Scala. Era un amico al quale eravamo legati da intenso affetto, era un artista verso il quale andava la nostra più grande ammirazione. Per chi segue da tempo la storia scaligera è impossibile dimenticare la vela bianca che segna l’inizio del Simon Boccanega o il cortile assolato del Falstaff: sono soltanto due delle tante scene piene di magia create da Ezio per la Scala alla quale egli ha dedicato 32 allestimenti tornati 120 volte sulla scena nel corso del tempo, per 774 alzate di sipario. Importante è stato il suo sodalizio con Giorgio Strehler, un lungo rapporto artistico non privo di momenti difficili ma anche di grandi e segreti abbandoni. Ma il viaggio di Ezio Frigerio nella scenografia non ha avuto confini; si è esteso nel territorio dell’opera lirica con le collaborazioni, con Ronconi, Herzog, Pasqual per spettacoli applauditi in Francia, Spagna, Inghilterra a New York e si è inoltrato anche in quello del cinema.

A questo grande maestro dello spazio scenico il nostro saluto commosso. A Franca Squarciapino, sua moglie e sua meravigliosa compagna di lavoro, alla quale siamo molto vicini un pensiero e un abbraccio affettuosi.

Foto di Gerry Pizzocari