Gli Amici della Scala ricordano…Marcello Abbado

9 giugno 2020

Marcello Abbado “se ne è andato nel sonno, nel più sereno dei modi.” Gli Amici della Scala ricordano commossi le sue numerose partecipazioni agli incontri organizzati nella loro sede di via dei Giardini. Discreto e autorevole, lasciava sempre un segno profondo. Musicista di personalità ricca e versatile ha attraversato il pianeta musica in molti dei suoi più significativi aspetti: lo ricordiamo come pianista, in un’intensa carriera concertistica, interprete sensibile di Mozart e Debussy, Čajkovskij e Ravella, ma anche come compositore secondo quindi come docente di composizione, direttore artistico, direttore per 24 anni del Conservatorio di Milano, quindi come fondatore con Vladimir Delman dell’orchestra Verdi di Milano. Insomma, una figura di riferimento nel mondo musicale e internazionale. Si è tentati allora di gettare uno sguardo nel contesto famigliare. Marcello era nato in una famiglia musicale: il padre Michelangelo, violinista, docente, fondatore dell’orchestra d’archi di Milano, la prima orchestra italiana specializzata in musica barocca; la madre Maria Carmela, donna di non comune levatura, pianista, scrittrice; il fratello Claudio, uno dei massimi direttori d’orchestra dei tempi nostri; la sorella Luciana, instancabile promotrice di musica contemporanea. Una famiglia che continua una solida tradizione con il figlio di Marcello, Roberto, anche lui ora sul podio a professare ancora una volta la. passione per il variegato pieno di incanto universo della musica.

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