Wagner, Fortuny e il wagnerismo: una mostra a Venezia

4 dicembre 2012

Mentre La Scala si appresta a celebrare Richard Wagner con il “Lohengrin” diretto da Daniel Barenboim, una mostra a Venezia ricostruirà nei prossimi mesi un aspetto poco indagato dell’opera del compositore tedesco: la sua influenza sul mondo delle arti visive. “Fortuny e Wagner”, che aprirà i battenti a Palazzo Fortuny l’8 dicembre, è una ricognizione su un particolare aspetto del fenomeno del “wagnerismo”, ossia quella vasta moda culturale che venne affermandosi tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. L’ambientazione lagunare è strettamente legata alla biografia di Wagner, il quale, nato il 22 maggio 1813 a Lipsia, amò poi molto Venezia, città in cui trascorse lunghi periodi di tempo e in cui infine morì, nel febbraio del 1883.

Ma cosa fu davvero il wagnerismo nell’arte? La risposta arriva con oltre 150 tra dipinti, incisioni, disegni e sculture, in cui a ricorrere sono valchirie, nibelunghi e fanciulle-fiore, oltre che profili di Parsifal, Sigfrido e Tristano. L’estetica di riferimento si muove tra tardo-naturalismo, simbolismo e liberty. Data la sede espositiva non potevano che essere messi in gioco, esposti per la prima volta al completo, i 46 dipinti e le incisioni che costituiscono il Ciclo wagneriano di Mariano Fortuny (1871-1949). L’artista spagnolo di nascita, trasferitosi a Venezia con la famiglia nel 1889, non poté mai conoscere Wagner, ma ugualmente ne fu affascinato e influenzato.

Di contorno al nucleo dei lavori di Fortuny, tra cui il modello del Teatro di Bayreuth realizzato dopo i viaggi in Baviera e da poco restaurato, ecco altre opere di autori italiani dell’epoca come Giuseppe Palanti, Lionello Balestrieri, Gaetano Previati, Alberto Martini o Adolfo Wildt. Separata nel percorso è poi una sezione dedicata ad artisti come Anselm Kiefer, Antoni Tàpies e Bill Viola: l’immaginario e l’ispirazione wagneriana si ritrovano qui nell’arte contemporanea.

Curata da Paolo Bolpagni, con allestimento di Daniela Ferretti, “Fortuny e Wagner”, che resterà aperta fino all’8 aprile 2013, si presenta come una pregiata occasione di approfondimento nel bicentenario della nascita del grande compositore.

Credits:

Bill Viola – fermo immagine dal video Isolde’s Ascension (The Shape of Light in the Space After Death) – 2005 / Performer: Sarah Steben / Foto: Kira Perov

Mariano Fortuny y Madrazo – Ciclo wagneriano (Parsifal) – Le Fanciulle-fiore – 1896 / Venezia, Palazzo Fortuny, Fondazione Musei Civici di Venezia

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