Lo scorso 3 ottobre Anna Crespi ha assistito al concerto che avevamo segnalato nella nostra newsletter di inizio mese: orchestra e coro del Teatro alla Scala, diretti dal Maestro Riccardo Chailly, hanno eseguito la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi. Soprano Anja Harteros, mezzosoprano Elīna Garanča, tenore Jonas Kaufmann, basso Ildebrando D’Arcangelo, Bruno Casoni Maestro del coro.

un momento del concerto, foto Brescia e Amisano © Teatro alla Scala

In Anna Crespi è rimasto fortissimo il desiderio di condividere con gli Amici della Scala un’emozione che si è rivelata irripetibile. E l’ha tradotta in parole.

Il colore del teatro è rosso. Si abbassano e si sollevano le luci. Il pubblico ride, si mette a sedere, parla ancora un po’.

Silenzio e attesa. Tutti i suonatori indossano il frac dalle lunghe code, come lunghi sono gli abiti delle signore sedute dietro i loro strumenti.  Il  primo violino è  in piedi e dà agli strumentisti la nota.

Si sollevano gli arpeggi. Le luci si attenuano. Tutto è attesa. Entra il direttore.  Si attenua ancora un po’ la luce; si spengono gli arpeggi. Si leva la musica, sommessamente. “Signore, pietà. Cristo, pietà.”

La sapienza delle voci esplode nell’urlo. Un precipizio verso l’alto. Le trombe brillano. Suonano le voci con il canto. Girano le pagine bianche degli spartiti. Le voci implorano. Trovano Dio? Hanno il perdono? “Splenda ad essi la luce perpetua”.