Prima delle prime – La traviata

24 febbraio 2017

Sesto appuntamento del ciclo

Prima delle prime” – Stagione 2016/2017

Amici della Scala – Teatro alla Scala

La traviata

di Giuseppe Verdi

libretto di Francesco Maria Piave

 

Teatro alla Scala – Ridotto dei palchi “A. Toscanini”

Lunedì 27 febbraio 2017 ore 18

 

Il debutto di La traviata (sì,una delle opere più rappresentate nel mondo) alla Fenice di Venezia, il 6 marzo 1853, fu disastroso. Così Verdi a Muzio “La traviata, ieri sera, fiasco. La colpa è mia o dei cantanti?”.

In quell’occasione i cantanti non erano eccezionali, il soggetto scabroso per quei tempi, ma bastarono alcune modifiche e nuovi cantanti perché l’opera, il 6 maggio 1854, nel Teatro San Benedetto riscuotesse un caloroso successo “Allora fece fiasco, ora fa furore”.

La traviata che fa parte della famosa Trilogia (Rigoletto, Trovatore, Traviata) nasce in un periodo che Paolo Gallarati definisce di “laboratorio”: abbandonati i contrasti che generavano squilibri troppo forti, quindi una mancanza di visione generale, Verdi elabora una nuova idea di teatro, cerca nuovi libretti, matura un nuovo stile. L’opera, su libretto di Francesco Maria Piave, si basa su La Dame aux camélias di Alexandre Dumas figlio. Si dice che Verdi sia rimasto fortemente colpito dal soggetto, forse dopo aver assistito a una rappresentazione della commedia, ma che si sia deciso ad adottarlo solo quando può leggere il testo inviatogli da Marie Escudier. Alla lettura segue un lampo, tanto che la composizione dell’opera avviene in breve tempo, a stretto contatto con il librettista, in una “specie di euforia”.

Verdi scrive a De Sanctis “A Venezia faccio La Dame aux camélias che avrà per titolo, forse, Traviata. Un soggetto dell’epoca. Un altro forse non l’avrebbe fatto per i costumi, pei tempi e per mille altri goffi scrupoli … Io lo faccio con tutto il piacere …”

Qual è la “tinta” della Traviata? Paolo Gallarati, autore di “Verdi ritrovato” la individua nel “tempo”. Nel tempo che scorre seguendo l’evoluzione della vita di Violetta: prostituta che si redime, diventa donna eroica, rinuncia all’amore, diventa angelo.

La traviata andrà in scena alla Scala il 28 febbraio con la direzione di Nello Santi, e con la regia di Liliana Cavani, le scene di Dante Ferretti, i costumi di Gabriella Pescucci.

 

Nell’incontro “La forza della redenzione” al pianoforte e con ascolti, parla di La traviata Andrea Malvano, professore di Storia della Musica presso l’Università di Torino.

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti

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