Prima delle prime – La finta giardiniera

2 ottobre 2018

Diciannovesimo appuntamento del ciclo

Prima delle prime” – Stagione 2017/2018

Amici della Scala – Teatro alla Scala

 La finta giardiniera

di Wolfgang Amadeus Mozart

libretto di Giuseppe Petrosellini

 

Teatro alla Scala – Ridotto dei palchi “A. Toscanini”

Giovedì 4 ottobre 2018 ore 18

 

La finta giardiniera commissionata a Mozart dal principe elettore di Baviera Massimiliano III, valente musicista e suonatore di viola da gamba, fu rappresentata al Salvatortheater di Monaco di Baviera nella stagione di carnevale del 1775.

Mozart all’epoca aveva 19 anni, ma già aveva alle spalle un catalogo ricco in svariati generi di musica e di una maturità artistica notoriamente precoce.

Ma quali furono le reazioni dell’epoca? Il letterato e compositore Christian Friedrich Daniel Schubart scrisse sulla Deutsche Chronik: “Mozart diventerà senza dubbio uno dei più grandi compositori che siano mai esistiti”.

E non trascuriamo la reazione di Wolfgang: in una lettera, percorsa da giovanile euforia, così descrisse alla madre il successo della première “Lode a Dio! la mia opera ieri è tanto piaciuta che io, mamma, non posso descrivervi il baccano… e dopo ogni aria prorompeva uno spaventevole fragore di applausi e grida di “Viva  Maestro”.

Controversa è la questione del libretto, certamente di recupero, non scritto nell’occasione per Mozart: a lungo si è voluto attribuirne la paternità a Ranieri de’ Calzabigi, mentre oggi si propende più verosimilmente per Giuseppe Petrosellini.

L’opera, che apparve per la prima volta alla Piccola Scala 1971 con la direzione di Zoltán Peskó e la regia di Filippo Crivelli, sarà rappresentata nell’allestimento del Festival di Glyndebourne per la prima volta nella grande Scala, nel mese di ottobre, con la direzione di Diego Fasolis, la regia di Frederic Wake-Walker e la partecipazione di alcune delle migliori voci della nuova generazione di cantanti mozartiani. È interessante segnalare la scelta artistica del Teatro: la creazione all’interno dell’orchestra di un gruppo con strumenti originali che dopo due titoli di Haendel giunge a Mozart sempre sotto la guida di Fasolis.

Nell’incontro “Triangoli, travestimenti e lieto fine”, con ascolti e video, parla di La finta giardiniera Cesare Fertonani, storico e critico della musica, docente di Storia della musica moderna e contemporanea all’Università degli Studi di Milano.

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti

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