Venerdì 5 settembre, al Teatro alla Scala, abbiamo assistito all’ “overture” milanese di MiTo, l’articolatissimo festival che, per quasi tutto settembre,  accomuna Milano e Torino nella passione musicale. La Budapest Festival Orchestra, diretta da Iván Fischer, ha proposto un programma dedicato a Brahms che ha forse deluso i puristi del genere ma non l’intero pubblico, certamente diviso fra competenza e fascinazione per un evento da subito apparso importante data musicale ma anche kermesse cittadina.

Da qui un pubblico insolitamente partecipe: prima commosso per il Corale di Bach in ricordo di Claudio Abbado – cui era dedicato il concerto – poi vivace e partecipe all’esecuzione della Terza e Quarta Sinfonia di Brahms, quindi sorpreso quando i musicisti, abbandonati gli strumenti, si sono riuniti intorno al podio per eseguire, come bis, una pagina a cappella, una “Serenata per voci sole”, di Brahms, autore a cui Mito dedica uno dei suoi filoni.

Una gradita sopresa per il pubblico ed una bella bella prova di educazione e istinto musicale da parte dell’orchestra.

Il nostro grazie a Ivan Fischer, a MiTo e,  come sempre, alla nostra amata Scala

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